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Polveri sottili – PM10

PM10

Il particolato rappresenta l’inquinante a maggiore impatto ambientale nelle aree urbane, tanto da indurre le autorità competenti a disporre dei blocchi del traffico stradale per ridurne il fenomeno. La notazione PM0.3, PM2.5 e PM10 si riferisce alle particelle (Particulate Matter) con un diametro aerodinamico inferiore a 0.3, 2,5 e 10 µm, rispettivamente.

Le polveri sono particelle di piccole dimensioni che si formano nel corso di processi meccanici e possono essere distinte in:

  • polveri inalabili
  • polveri respirabili

Le particelle inalabili sono quelle che presentano dimensioni maggiori e raggiungono le vie respiratorie durante un normale atto respiratorio, mentre le particelle respirabili rappresentano la

contaparticellefrazione  che raggiunge la parte profonda del polmone. Le particelle con diametro inferiore a 2,5 µm sono dette particelle fini, mentre quelle con diametro compreso tra 2,5 µm e 10 µm sono definite particelle grossolane.

Le particelle di PM10 possono essere inalate e penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio, dal naso alla laringe. Le PM2,5 possono essere respirate e spingersi nella parte più profonda dell’apparato, fino a raggiungere i bronchi. Gli alveoli sono raggiunti per diffusione da particolato di dimensione inferiore a 4 micron.

Magister S.r.l. possiede le attrezzature per il monitoraggio ambientale di aria, per la determinazione di PM0.3, PM2.5, PM10, PTS, NO, NO2 e NOx come da specifiche europee

Le attrezzature in possesso della società sono rappresentate da:

  • testa di campionamento PM10 conforme all’allegato A della norma UNI EN 12341
  • analizzatore in tempo reale (conta particelle) per la determinazione del PM10, PM 2,5 e PM 0,3
  • analizzatore a celle elettrochimiche per gli ossidi (NO, NO2, NOx, SO2)

Le soglie di concentrazione in aria di PM10 e PM2,5 sono stabilite dal D.Lgs. 155/2010 e calcolate su base temporale giornaliera e annuale.

Dal 25 maggio 2017 è in vigore la norma UNI EN 16450 che, in materia di Aria-Ambiente, regola i sistemi di misura automatici per la misurazione della concentrazione del particolato (PM10; PM2,5).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia, come soglia per la protezione della salute umana, un valore medio annuo pari a 20 µg/m3 per il PM10 e a 10 µg/m3 per il PM2.5

La IARC (International Agency for Research on Cancer) ha posto tutte le sostanze costituenti gli inquinanti atmosferici nel Gruppo 1 della sua classificazione insieme ai peggiori agenti carcinogeni in circolazione. Il particolato fine, in particolare, è pericoloso perché si insidia nell’organismo umano a livello del sistema respiratorio: minore è la dimensione del particolato e maggiore è la penetrazione all’interno del sistema, arrivando fino ai bronchi e agli alveoli nel caso del particolato più fine, inferiore ai 2,5 µm.

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