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Acustica edilizia

EdileIn Italia la tutela del comfort acustico degli ambienti abitativi viene garantita attraverso i requisiti acustici passivi da verificare in opera (DPCM 05/12/1997). Il decreto ha l’obbiettivo di definire le caratteristiche costruttive e la qualità dei materiali che devono essere impiegati nella costruzione dei nuovi edifici e finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico all’interno degli stessi.

Come conseguenza non è accettato che siano fatte valutazioni esclusivamente sui materiali che si prevede di impiegare senza tenere conto di come saranno messi in opera. Ad opera ultimata, pertanto, si rende necessario un collaudo acustico al fine di verificare che i parametri definiti in fase progettuale (previsione dei requisiti acustici passivi), siano conformi ai limiti di legge. La giurisprudenza ritiene che, in caso non siano rispettati i requisiti acustici passivi, l’acquirente abbia la possibilità di chiedere il risarcimento del danno, rappresentato da una diminuzione del valore dell’immobile.

L’art. 11 della Legge n. 88/09 ha disposto la sospensione della disciplina citata sui requisiti acustici passivi degli edifici nei rapporti tra costruttore o venditore e acquirente. La norma ha però efficacia solo per il futuro per cui resta la possibilità in capo all’acquirente per il periodo pregresso di far valere le eventuali carenze dell’immobile.

Questa disciplina sui requisiti acustici passivi degli edifici non esclude la possibilità, per il soggetto disturbato dal rumore di un vicino, di agire anche nei confronti di questo e ottenere la cessazione del rumore prodotto (si pensi ad esempio al suono di uno strumento musicale, al trascinamento di sedie e mobili, al televisore o radio ad alto volume, al camminare con i tacchi ecc.) se questo supera la normale tollerabilità (vedi sotto).

Siamo in grado di svolgere qualsiasi tipo di attività nel campo del’acustica edilizia o architettonica come ad esempio:

La società Magister fornisce ai progettisti un efficace supporto nella fase di scelta dei materiali da impiegare e delle soluzioni costruttive da realizzare.

Per integrare la normativa introdotta dal DPCM del 5 dicembre 1997, nel 2007 il Ministero dell’Ambiente incaricò l’UNI di elaborare una specifica norma tecnica in materia di classificazione acustica degli edifici: ne è scaturita la UNI 11367:2010. Questa norma, però, non è ancora stata inserita in alcun decreto.

Nel caso di rumori che possano superare la normale tollerabilità (condizionatori, locali pubblici, ventilatori, ecc.) è possibile farsi valere anche in sede giudiziale. leggi come

Per svolgere i lavori sopra descritti la società dispone di tutte le attrezzature tecniche ed elettroniche necessarie: fonometro, generatori di rumore standardizzato, programmi di calcolo, ecc.

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