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Rischio chimico benzinai

Scritto il 12 novembre 2019 da Simone Tosetti

Nell’esercizio dei distributori di carburante la mansione a maggior rischio per la salute è connessa con l’erogazione dei combustibili.

Gli addetti alla distribuzione di carburante sono esposti a rischi di natura chimica, derivanti in primo luogo da vapori delle benzine e degli altri carburanti, nonché dai prodotti di combustione emessi dai veicoli

Trattandosi di attività che comportano esposizione anche a sostanze cancerogene o mutagene vige l’obbligo dalla valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro e della stesura di un documento che riporti i risultati di tale valutazione. In fase di valutazione del rischio si dovrà tenere conto delle caratteristiche delle lavorazioni, in particolare di:

  • tipo di distributore
  • collocazione e dimensioni dell’area
  • numero di colonnine di erogazione
  • corretto funzionamento dei dispositivi di recupero e abbattimento dei vapori
  • procedure seguite nell’erogazione del carburante e procedure generali di lavoro
  • quantitativi di carburante mediamente erogato e fluttuazioni stagionali o periodiche
  • durata frequenza delle operazioni di distribuzione di carburante e modalità operative nella fase di rifornimento delle cisterne
  • numero di lavoratori addetti
  • grado di formazione e informazione dei lavoratori
  • risultati degli accertamenti sanitari eseguiti negli ultimi anni
  • in caso di lavoratrici, bisogna fare anche la valutazione dei rischi per le gravidanza con l’individuazione delle mansioni non a rischio

Magister è in grado di effettuare supportare il datore di lavoro nella valutazione del rischio

Le benzine sono miscele di idrocarburi alifatici ed aromatici di basso peso molecolare, di composizione variabile. Esse contengono, oltre al benzene, una serie di altri composti a possibile azione cancerogena quali dibromuro di etilene, dicloruro di etilene, 1,3 butadiene, formaldeide e, inoltre, toluene, xilene, etilbenzene, n-esano, etanolo, eptano,  ottano, ecc.

Data la capacità del benzene di superare la barriera cutanea, il contatto cutaneo di breve durata (pochi minuti) determina un assorbimento paragonabile a otto ore di esposizione per via inalatoria.

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